E' l'anno della svolta, almeno per chi non si rivedeva nel metodo di Governo della Democrazia Cristiana. Dopo 25 ininterrotti anni di governo della D.C. locale, guidata dal compianto Bernardino Castellano (salvo una breve parentesi nel 1978 con il Commissario Prefettizio Madonna) il Governo del paese va ad appannagio di una lista civica. A guidarla è Claudio Mastroianni, figlio di persone semplici e onesti lavoratori e quindi visto da tutti come non appartenente ad alcuna Casta o famiglia importante del paese. L'arrivo di Mastroianni al Comune rappresenta la svolta, poiché insieme a lui arrivano anche Raffaele De Marco, che precedentemente era stato giovane amministratore proprio con Castellano, ma, soprattutto, il mondo dell'agricoltura locale, rappresentanto da Mimì Farina che nel 1982 darà il cambio proprio a Mastroianni, costretto a dimettersi per incompatibilità con la sua attività di Dirigente del Ministero delle Finanze e organo controllore dei Comuni in provincia di Caserta. Mastroianni fu salutato come un vero e proprio Messìa della politica locale, salvo poi nel 2004 ritrovarlo al fianco dell'avversario dell'epoca Mongillo, proprio contro l'alleato dell'epoca Raffaele De Marco. In ogni caso il sindaco ha dato una svolta ad un forte cambiamento in paese. C'è da dire che la lista Stretta di Mano si impose non su Castellano che intanto si era ritirato dalla politica attiva, bensì su un neofita per l'epoca, ovvero Remo Mongillo che come vedremo per circa 20 lunghi anni contenderà a tutti i Governi susseguitisi la poltrona di sindaco senza mai riuscire ad ottenerla, sebbene allo stesso siano state riconosciute parimenti doti non comuni di preparazione nell'attività amministrativa del paese.
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