Persona non proprio lineare con i suoi metodi di Governo. L'Italia era da poco entrata in guerra e a lui si deve la partenza forzata di molti pianesi per l'Africa. Infatti i più meritevoli, secondo un metodo usato all'epoca da questo vero e proprio "Governatore" potevano ambire a posti di relativa tranquillità, mentre coloro che apparivano più esuberanti, o forse contestatori, erano spediti irrimediabilmente in Africa e in Russia. E così, grazie anche alla mano di qualche paesano che suggeriva i nomi al dott. Pingue, Piana si trovò a pagare il suo tributo di sangue nei paesi dell'Est e dell'Africa Settentrionale. Un uomo in particolar modo, il signor Tommaso, raccontò che una mattina di Febbraio si recò al Municipio per chiedere di poter svolgere per un certo periodo di tempo servizio in Terra di Lavoro, atteso che la moglie aspettava un bambino. Nel giro di due giorni fu approvvigionato e imbarcato per la Libia, insieme ad un altro suo concittadino Mario. Tempi duri allora...Fortunatamente i due tornarono indenni dalla missione africana, solo che Mario tornò prima e in tempo, mentre lo stesso Tommaso fu fatto prigioniero dagli inglesi che lo accudirono fino al 1944, ovvero dopo l'Armistizio.
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